Rotazione

Il metodo

Con questo secondo metodo, si interviene su una lastra di legno o di altro materiale e per ottenere la scultura è necessario mettere in rotazione gli elementi che la compongono.

Dal 1985 al 1990 l’attività espositiva ebbe un arresto, non così la mia ricerca che, al contrario sfociò in quello che io chiamo metodo per “ROTAZIONE”; inoltre, nel 1990 la mostra personale presso la Galleria Nanni di Bologna e la conoscenza del critico Giorgio Ruggeri (che ha curato la prima monografia: La conchiglia innamorata) ha segnato l’inizio della mia attività di scultore a tempo pieno.

Con questo secondo metodo, si interviene su una lastra di legno o di altro materiale e per ottenere la scultura è necessario mettere in rotazione gli elementi che la compongono. Il metodo mi è subito apparso molto più potente di quello per stratificazione, sia per il superiore potere delle opere che così si possono, sia per il fatto di poter costruire, con lo stesso progetto, non una sola scultura ma una infinità di sculture, che prendono forma quasi istantaneamente sotto le mani del fruitore.