Intersezione ortogonale

IL metodo della intersezione ortogonale

Il metodo della intersezione ortogonale

Questo nuovo metodo consiste nel tagliare il materiale prescelto seguendo delle linee ben definite tracciate su due facce perpendicolari di un cubo o di un parallelepipedo.
Immaginare a priori quello che sarà il risultato finale di questa operazione è davvero difficile, tanto che il metodo delle intersezioni ortogonali mi sembra avere un potere creativo proprio. Solo quando ai progetti segue l’esecuzione si vedono emergere dal bocco forme strane , aeree, sorprendenti.

Ogni opera richiede diversi stadi di preparazione:
1- Ricerca delle linee pure da far intersecare ortogonalmente.
2- Preparazione delle attrezzature necessarie o del programma per la macchina a controllo numerico.
3- Esecuzione finale del taglio vero e proprio che sfocia nell’emozione di scoprire una forma mai vista prima.
Se l’oggetto soddisfa le mie esigenze estetiche e le mie aspettative porto a termine l’operazione.
E’ proprio così che ho visto nascere, tra le altre, l’opera che ho chiamato GEROGLIFICO realizzata nel modo schematizzato qui.

Intersezioni armoniche

Il metodo delle intersezioni ortogonali mi ha dato l’idea per superare i due classici modi del “fare scultura”: quello del METTERE e quello del LEVARE.
Sono riuscito ad ottenere diverse sculture con un’unica lavorazione, estraendole per SEPARAZIONE da un unico blocco, un vero e proprio puzzle tridimensionale.

Ecco il percorso che mi ha condotto a questa ultima scoperta.

Tutti oggi sappiamo come funziona un elettrocardiogramma: un pennino scorre veloce (su e giù) sul foglio di carta in movimento orizzontale. Il tracciato corrisponde perciò alla composizione di due moti contemporanei, fra loro perpendicolari.

Se ai due moti descritti si sostituiscono due moti armonici (moti oscillatori regolari tipo quello del pendolo) sul foglio compaiono figure molto curiosee regolari conosciute come figure di Lissajous.
Il formarsi di una figura piuttosto di un’altra dipende dal rapporto tra le frequenze dei due moti armonici e del ritardo con cui si fanno partire l’uno rispetto all’altro.

Non poteva sfuggirmi la straordinaria opportunità di far intersecare nello spazio delle linee che a loro volta si generano dalla intersezione ortogonale di due moti armonici.
I risultati di questa operazione mi sembrano estremamente affascinanti….

Come la natura

Riflettendo sulle implicazioni di questo metodo ho intuito che queste sculture prendono forma seguendo le stesse regole della natura; le forme naturali infatti nascono e si affermano secondo il seguente schema.

1- PROGETTO
Il codice genetico si modifica obbedendo a logiche casuali senza alcun legame con la forma da esse nascerà.
2- PROCESSO DI COSTRUZIONE DELLA FORMA
Se si verificano le condizioni ideali affinché il processo vitale possa svilupparsi, si ottiene la nascita della forma.
3- AFFERMAZIONE DELLA FORMA APPENA NATA
Se le modifiche prodottesi casualmente nel codice genetico avranno generato forme “darwinianamente” utili alla sopravvivenza della specie, queste si affermeranno nel tempo.

Da sempre gli sculturi hanno una precisa idea dell’opera che intendono realizzare. 
Le forme prodotte per intersezione ortogonale invece sono il risultato dell’applicazione del metodo e la forma che nasce è quasi del tutto imprevedibile; dipende unicamente dalle linee che io decido di tracciare sulle due facce del cubo o del parallelepipedo (corrispondendi al codice genetico per la natura). 
Ad esempio modificando solamente la posizione delle spirali utilizzate per realizzare il GEROGLIFICO si ottengono forme molto diverse. 
Le sculture così nate eseguendo il “processo di costruzione”, passano il vaglio del mio gusto estetico. 
Solo alcune saranno destinate ad essere trasformate in opere compiute. 
Con le intersezioni armoniche in particolare, poiché le linee utilizzate sono prodotte dalla natura stessa, mi sembra che il metodo delle intersezioni ortogonali sia una sorta di macchina a raggi X capace di evidenziare tutte le sculture contemporaneamente presenti in un blocco. 

Come dire che tali forme aspettano solo di essere estratte PER SEPARAZIONE”.

Possenti sono i numeri, uniti all’arte, irresistibili.

(Euripide)

Egitto

Quest’opera si compone di sei o più sculture diverse ottenute con un’unica operazione mediante il procedimento della intersezione ortogonale.

Pensando all’Egitto e alla sua straordinaria magia, alle piramidi e al vivificante Nilo, due figure geometriche si affacciano prepotentemente alla mia mente il triangolo e la cosinusoide smorzata che con le sue sinuosità ricorda le anse del fiume.

Da queste sensazioni forti è nata l’idea di intersecare ortogonalmente il semplice disegno riportato sul parallelepipedo dell’immagine in alto.

E’ sorprendente che da questa intersezione sia stato possibile ricavare sei sculture dotate, a mio giudizio, di una notevole autonomia estetica.

Ancora più sorprendente è stata la scoperta che con gli otto elementi ricavati dagli spigoli del parallelepipedo originario si possono realizzare due piramidi.

In questo modo nulla è stato scartato.

Il parallelepipedo è stato sezionato, destrutturato e successivamente riassemblato per ottenere oggetti dotati di un livello estetico superiore e di un significativo potere evocativo.

Ulteriori applicazioni delle intersezioni

Intersezioni 3D

Quarchi

Illusione ottica